Proposta pastorale
La Famiglia salesiana sta vivendo un triennio importante: nel 2024 celebreremo il bicentenario del “Sogno dei nove anni”, fondamentale nella vita di Don Bosco. Quest’anno è il terzo del triennio.

Prosegue il cammino triennale di preparazione al bicentenario del famoso “sogno dei nove anni” di Giovannino Bosco, avvenuto presumibilmente nel 1824. Per la sua importanza nella vita e nella missione del santo dei giovani possiamo senza dubbio definirlo una vera e propria “annunciazione salesiana”. .

Prosegue il cammino triennale di preparazione al bicentenario del famoso “sogno dei nove anni” di Giovannino Bosco, avvenuto presumibilmente nel 1824. Per la sua importanza nella vita e nella missione del santo dei giovani possiamo senza dubbio definirlo una vera e propria “annunciazione salesiana”. Lo scorso anno pastorale 2020-21 ci siamo immersi “nel cuore del mondo”. La tematica era incentrata sul mondo in cui siamo chiamati a vivere, a crescere e ad agire.Arriviamo ora all’anno centrale del triennio che ci stiamo proponendo di vivere. Al cuore del nostro cammino, che attinge ancora ispirazione dal sogno dei nove anni, si trovano alcune parole di Maria che invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere una personalità tanto tenera quanto solida: “Renditi umile, forte e robusto”. Il sogno della missione salesiana va costruito, non si può improvvisare: ecco perché l’hashtag di quest’anno è #MakeTheDream. E verrà scandito da due verbi fondamentali dell’identità cristiana: amare e chiamare. Il tutto si gioca nella “casa salesiana” rappresentata nel logo con gli elementi fondamentali: la presenza di Gesù e di Maria, il cortile, la scuola e la relazione educativa.

La proposta pastorale per
l’anno 2020-2021 della Famiglia Salesiana è inserita in un cammino triennale
che ci prepara al duecentesimo anniversario del sogno dei nove anni di don
Bosco.
L’idea di fondo è introdurre il triennio
attraverso un “bagno nella realtà”, riconoscendo che il Regno di Dio nasce e
cresce in mezzo agli uomini e mai altrove, che la fede suppone la cultura e si
incarna nella storia.
Siamo in questo mondo non frutto del caso ma
perché raggiunti, come per Giovannino, dall’appello del Signore mediato dalla
Vergine Maria: “ecco il tuo campo”. Lavoriamo in questo mondo con una dinamica
che tiene conto dell’iniziativa di Dio (“Dio ha tanto amato il mondo da dare il
suo Figlio unigenito” Gv 3,16) e di un modo preciso in cui stare (“voi non
siete del mondo ma io vi ho scelti dal mondo” Gv 15,19).
Il sogno di Giovanni è da assumere e far nostro:
“LIVE the dream!”.